Tiro con l’arco

Il bersaglio è davanti a te, la freccia è pronta per essere scoccata, i muscoli delle tue braccia sono tesi e una goccia di sudore ti scende lungo la fronte.

Ecco quello che si prova nel fare tiro con l’arco!

Si tratta di una pratica che affonda le sue radici nei tempi antichi, quando l’abilità nell’utilizzare l’arco accomunava guerrieri e cacciatori.

Oggi si è persa la necessità di utilizzare un arco per sconfiggere un nemico o per uccidere un animale e si è scoperto il piacere di utilizzarlo per fini sportivi e ludici.

In questo articolo vedremo tutto ciò che c’è da sapere su questa nobile arte, per capire se può fare al caso tuo…

  • la storia del rapporto dell’uomo con l’arco
  • la tecnica da utilizzare
  • le gare che vengono organizzate
  • i benefici di questo sport
  • dove praticarlo

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Uomo e arco: un’unione che dura da secoli

L’arco ha un rapporto molto stretto con l’essere umano, dato che si tratta di uno degli oggetti più primitivi della nostra storia e sicuramente anche uno dei più importanti.

Prima di essere utilizzato in ambito sportivo ha rappresentato per molti secoli un oggetto fondamentale per cacciare e per combattere durante i conflitti.

Le prime testimonianze della presenza degli archi nella vita del’uomo risalgono addirittura a 20-30 mila anni fa, periodo a cui risalgono alcuni graffiti trovati in caverne della Spagna, della Francia e anche in Italia, che rappresentano uomini intenti a cacciare utilizzando questo strumento.

Pare invece che i primi ad utilizzare l’arco per combattere siano stati gli Egizi, a partire dal 3500 a.C.

Nonostante il suo ruolo fondamentale in moltissime guerre l’arco ha iniziato ad essere sempre meno utilizzato in ambito bellico in seguito alla scoperta delle armi da fuoco, nel XVII secolo.

Parallelamente però si iniziò a scoprire il piacere di tirare con l’arco per sport, fatto che portò alla nascita di diverse società e competizioni.

Tirare con l’arco è ufficialmente diventata una pratica sportiva nel 1900 quando venne inclusa nelle discipline delle Olimpiadi di Parigi.

Per quanto riguarda il nostro Paese, questo sport iniziò ad essere praticato sotto il regime fascista, durante gli anni ’30, soprattutto da parte delle donne.

Nel 1931 nacque la FITA (Federazione Internazionale di Tiro con l’Arco) che creò il regolamento ufficiale e organizzò i Campionati del Mondo di Tiro con l’Arco, prima a cadenza annuale ed ora biennale.

Infine, una data storica per questo sport in Italia è il 1961, anno di nascita della FITARCO (Federazione Italiana di Tiro con l’Arco).

La tecnica del tiro con l’arco

Pensa a quante persone hanno utilizzato un arco nel corso dei secoli… non ti stimola essere una di loro ed apprendere questa nobile arte?

Se lo desideri, anche tu potrai imparare a compiere i movimenti precisi e veloci utilizzati dai più grandi arcieri della storia, per divertirti e competere con altre persone!

Non ti nascondo che all’inizio servono diversi tentativi e tante frecce scagliate per imparare a centrare il bersaglio.

Ma non temere, con un po’ di allenamento e la giusta motivazione anche tu potrai diventare un tiratore infallibile!

Ma in dettaglio come?

Semplice, imparando la splendida tecnica del tiro con l’arco, contraddistinta da alcuni passaggi prestabiliti.

Vediamoli insieme…

  • Posizionamento: l’arciere si deve posizionare di fronte al bersaglio controllando la propria postura e rimanendo in equilibrio. I piedi devono essere saldamente appoggiati al terreno e distanziati tra loro tenendo conto della larghezza delle spalle.
  • La preparazione della freccia: si estrae una freccia dalla faretra e la si pone in un punto centrale della corda adibito all’incocco.
  • L’impugnatura dell’arco: l’arco va afferrato in modo naturale e confortevole così da reggerlo saldamente durante il tiro ed evitare di stancarsi. Chi è destrimano usa la sinistra per impugnarlo e viceversa per i mancini. La mano che tiene l’arco deve sempre fare pressione sull’impugnatura in uno stesso punto.
  • Agganciare la corda: per afferrare la corda nel modo giusto si utilizza la prima falange di 3 dita della mano (opposta a quella sull’impugnatura), quelle di indice e anulare si posizionano davanti alla corda mentre quella del medio dietro di essa.
  • Sollevare l’arco: il sollevamento termina quando le due spalle sono allineate tra loro.
  • La trazione della corda: la corda viene tirata in modo lento e fluido seguendo una linea retta che la porta verso il viso.
  • Ancoraggio: si tratta del momento in cui la corda si appoggia al viso, in genere su guancia, labbro e la parte centrale del naso.
  • Mira: per guardare il bersaglio si possono utilizzare entrambi gli occhi oppure uno solo, quello dominante, cioè quello con cui senza volerlo si guardano gli oggetti che ci circondano.
  • Rilascio: avviene quando le dita che tengono tesa la corda si rilassano… e così la freccia parte verso il bersaglio.
  • Il Follow-Through: una volta che il colpo è partito l’arciere deve mantenere la posizione, la mira e seguire con lo sguardo la freccia finché arriva al bersaglio.
  • Al termine del tiro l’arciere deve rimanere concentrato e calmo, a prescindere dal risultato ottenuto. In questo modo è pronto mentalmente per il tiro successivo.

Le gare di tiro con l’arco

Se vuoi avvicinarti alla pratica di questo sport sappi che in Italia ci sono alcune federazioni che hanno stabilito delle regole da seguire e le gare che si possono praticare.

Tra queste federazioni spiccano la già citata FITARCO (Federazione Italiana Tiro con l’Arco), la più importante in Italia, e la FIARC (Federazione Italiana Arcieri Tiro di Campagna).

Le competizioni organizzate tengono conto di differenti aspetti, vediamoli.

Il bersaglio

Forse è scontato dirlo: i bersagli sono l’obiettivo da raggiungere!

Nelle competizioni della FITARCO in genere ci si rifà al tiro alla targa che prevede dei bersagli fatti con fogli di carta sui quali sono rappresentati dei centri concentrici di diversi colori: si va dal bianco all’esterno (2 punti) al giallo al centro (10 punti).

Questi bersagli vengono tenuti in piedi da un piedistallo e appoggiati sopra dei battifreccia, di solito fatti di paglia, chiamati anche paglioni.

Oppure si può fare ricorso a delle sagome di animali tridimensionali posti in zone di campagna come ad esempio boschi. È il caso delle competizioni organizzate dalla FIARC.

L’obiettivo di questa federazione è infatti quello di promuovere il tiro venatorio, che si ispira alla caccia, e far sperimentare la vita degli antichi cacciatori.

Attrezzatura

Nelle gare di tiro con l’arco è poi possibile fare ricorso a diversi tipi di arco.

Gli archi che si possono utilizzare hanno tutti degli elementi in comune come ad esempio il riser (la parte da impugnare), il rest (dove si appoggia la freccia), i flettenti (parti alle quali si attacca la corda) etc.

Ma chiaramente esistono delle differenze…

  • Arco olimpico: sui quali sono montati degli stabilizzatori e un mirino
  • Arco nudo: per regolamento non si possono montare attrezzature che possono aiutare l’arciere durante il tiro
  • Compound: è il tipo più moderno, qui ad esempio viene addirittura montata una lente di ingrandimento sul mirino
  • Arco tradizionale: sono i più semplici, si rifanno agli archi in legno utilizzati nei tempi antichi. Ne è un esempio il longbow.

L’ambiente

Le gare si possono disputare indoor per esempio all’interno di palazzetti o palestre. Qui in genere gli arcieri si sfidano cercando di colpire bersagli posti tra i 18 e i 25 m di distanza.

Oppure ci sono competizioni outdoor, su campi da tiro, misurandosi su bersagli posti a 4 distanze diverse (ad esempio 90,70,50,30 metri).

Infine, nelle gare praticate in campagna si possono creare dei percorsi sfruttando la diversa conformazione del terreno, rendendo il tutto più complicato e realistico.

Ovunque si pratichi è necessario posizionare strumenti come semafori che indichino all’arciere quando tirare e un tabellone per segnare i punti.

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I benefici di questo sport

Ci sono vari benefici che rendono il tiro con l’arco un’attività sportiva da prendere assolutamente in considerazione.

Innanzitutto a beneficiarne è il proprio fisico: se stai cercando uno sport completo il tiro con l’arco è ciò che fa al caso tuo!

Infatti durante ogni tiro tutto il corpo viene chiamato in causa. Per scagliare una freccia serve utilizzare la parte superiore (braccia, spalle, schiena e petto) che deve reggere il peso dell’arco e gli sforzi muscolari necessari per la trazione della corda, ma anche la parte inferiore che deve mantenere il corpo dell’arciere in equilibrio.

E ancora tirare con l’arco fa benissimo alla mente, visto che richiede grande concentrazione durante ogni tiro e tra un tiro e l’altro. Ovunque tu sia, in uno spazio al chiuso o in campagna sarai tu, il tuo arco e un bersaglio da colpire… ciò che sta intorno non conta!

Ma non solo, questa attività è perfetta per gestire l’ansia ed imparare a rimanere tranquilli anche quando non si riesce a tirare come si vorrebbe. Tirare con l’arco può essere un toccasana se sei una persona che si agita ogni volta che le cose non vanno come vorresti.

Per non parlare dell’aspetto ludico di questo sport. Infatti il tiro con l’arco è una occasione perfetta per poter stare in compagnia di amici, familiari, colleghi di lavoro e passare insieme dei momenti divertenti in cui dedicarsi ad una sana competizione.

Altro aspetto importante è che chiunque può diventare un arciere dato che non ci sono pericoli… basta non sostituirsi al bersaglio! Scherzi a parte, basta trovare un arco adatto alla propria corporatura e ti assicuro che scoccare una freccia sarà un’esperienza gratificante e rilassante.

Dove praticare il tiro con l’arco

Ti ho incuriosito? Lo spero!

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